La laguna nord è disseminata di isolotti che paiono abbandonati a se stessi e alla natura. Un tempo, tuttavia, molti di questi erano estremamente ben tenuti e popolati da conventi o monasteri. L’isola di San Giacomo in Paludo ne è un perfetto esempio. Inizialmente fungeva da luogo di sosta per i barcaioli che viaggiavano tra la terraferma e Venezia. Fu poi trasformato in un convento, dove le suore erano note per intrattenere un po’ troppi visitatori maschi e quando poi queste si trasferirono definitivamente a Torcello, san Giacomo diventò un Lazzaretto per i lebbrosi durante la peste nel tardo medioevo. Quando l’ epidemia finì, venne riadibito a monastero, finché arrivò Napoleone nel 19esimo secolo e fece distruggere gran parte degli edifici religiosi della laguna, tra cui ovviamente san Giacomo in Paludo.