Dalla Sala delle Quattro Porte si accede a questo ambiente, comunicante pure col Collegio, affacciato sul Rio di Palazzo e destinato alle riunioni del Consiglio dei Pregadi (o Senato), deputato al governo della Repubblica. La sala mantiene ancora oggi un suo vecchio appellativo: era detta anche dei Pregati in quanto i suoi membri venivano «pregati», per mezzo di un invito scritto, affinché partecipassero alle sedute del Consiglio. Più precisamente, i senatori venivano eletti dal Maggior Consiglio tra i patrizi che si erano distinti in battaglia o nell’amministrazione della Repubblica.Devastata da un incendio nel 1574, che causò la perdita della precedente decorazione realizzata da Carpaccio, Giorgione e Tiziano, la sua ricostruzione fu affidata ad Antonio Da Ponte e la sua decorazione ad altri importanti maestri, tra i quali il Tintoretto, affiancato dalla sua bottega, ebbe un ruolo molto importante.