Anticamente, ogni 2 Febbraio tutte le donne veneziane in procinto di sposarsi si ritrovavano qui per un evento di purificazione; un anno, però, fece irruzione nella processione un gruppo di pirati stranieri, che rapinò 12 delle giovani donne; i veneziani inseguirono i rapinatori e riuscirono a recuperare le ragazze prima che venissero imbarcate. Da quel giorno, ogni anno si cominciò a celebrare la Feste delle Marie proprio in questo campo; le 12 donne più belle provenienti dalle famiglie più umili venivano affidate ognuna ad una famiglia benestante, dove veniva agghindata con vestiti eleganti e gioielli preziosi, per poi passare alla processione lungo il Canal Grande e infine in campo santa Maria Formosa. Questo evento attraeva un gran numero di uomini anche dall’estero; col tempo, purtroppo, le risse tra il pubblico maschile erano quasi inevitabili, così come le faide tra le varie povere famiglie di appartenenza delle ragazze; la situazione diventò insostenibile, e si decise di sostituire le ragazze in carne ed ossa con delle sagome di legno, chiamate Maria de Tola, nomignolo che ancor oggi viene usato per descrivere donne blande e noiose.