Siamo arrivati in Campo dei Gesuiti, la cui storia cominciò quasi mille anni fa, all’epoca delle crociate. Molti dei crociati sopravvissuti alle guerre in medioriente ritornarono a Venezia in condizioni fisiche spesso molto gravi, e fu allora che si instaurarono qui i Crociferi, un gruppo di monaci dediti all’assistenza ai veterani crociati. I crociferi detenevano gran parte degli edifici adiacenti alla chiesa e inizialmente le loro intenzioni e le loro azioni erano davvero onorevoli. Tuttavia, dopo la fine delle crociate, cominciarono e passare il loro tempo in attività molto meno lodevoli, e dunque, con l’aiuto del Papa, l’ordine dei Gesuiti riuscì a sottrarre la proprietà ecclesiastica ai crociferi, finanziando poco dopo la facciata barocca della chiesa. Oltre ai diversi gruppi religiosi, il campo dei Gesuiti era la sede di varie associazioni e gilde medievali, tra cui la più famosa era la Scuola dei Sartori, ovvero dei Sarti; al numero 4481 nei pressi del campo, troverete ancora un bassorilievo di un paio di forbici che indica il loro posto di lavoro.