Casanova

Il più famoso libertino veneziano fu Giacomo Casanova, figlio di un attore veneziano e della figlia di un calzolaio, come scrisse nella sua autobiografia “Storia della mia vita”. Lo scopo di Casanova era semplicemente il piacere, e il suo più grande piacere era conquistare le donne. 

Come molti libertini, anche Casanova si dilettava nella magia e nell’occulto, e questo si rivelò essere la sua rovina. Da più parti arrivarono denunce contro di lui, veniva accusato di essere un criminale e un satanista. Le forze dell’ordine iniziarono a indagare su di lui e venne arrestato. Fu condotto portato con una chiatta di fronte al tribunale e dopo il processo fu scortato dal Palazzo Ducale oltre il Ponte dei Sospiri, fino alle prigioni dette “dei Piombi”. Per quindici mesi Casanova rimase nei Piombi, lavorando tutto il tempo all’organizzazione della sua fuga. Scappò sul tetto spiovente del Palazzo Ducale, reso scivoloso dalle nebbie notturne, attraversò Piazza San Marco e salì su una gondola con la quale si diede alla fuga.

Se dobbiamo credere alle sue memorie, Casanova conduceva una vita da libertino per dodici mesi all’anno, mentre il resto della popolazione doveva accontentarsi solo dei sei mesi del Carnevale.