I canali a Venezia sono solo 3, il Canal Grande, il Canale della Giudecca e il Canale di Cannaregio. Questi più stretti in cui state girando ora, infatti, a Venezia li chiamano rio. Sono più o meno 170 i rii che formano la rete tortuosa della città, per le quali possono passare solo piccole imbarcazioni. Venezia era ed è tutt’oggi una collezione di isolotti, connessi solamente dai 340 ponti sparsi per la città, senza i quali non sarebbe possibile passeggiare. L’idea di costruire una città sull’acqua, e per di più acqua paludosa, potrebbe sembrare bizzarra a molti visitatori, i quali spesso si chiedono: “ma cosa c’è sotto ai palazzi?” La risposta è semplice: palafitte. Venezia, infatti, poggia essenzialmente su migliaia di palafitte di legno, conficcate nella sabbia argillosa sottostante. E questa era la tecnica adottata inizialmente dai primi abitanti arrivati in questa zona, che non si erano certamente scoraggiati davanti alla scomodità del luogo. Sebbene l’acqua dei canali non sia molto pulita, è rinnovata ogni sei ore grazie alla marea che assicura un riflusso quotidiano dell’acqua nella città.